Dispositivo atto a irradiare o a captare onde elettromagnetiche. L'esperimento
giovanile di Guglielmo Marconi nel 1895 dimostrò che il sistema antenna-terra
era quello che poteva permettere di irradiare, in trasmissione, e di captare,
in ricezione, le onde elettromagnetiche.
Il sistema è costituito essenzialmente da un circuito, connesso a un generatore
di corrente alternata ad alta frequenza, in grado di creare tra l'antenna e
il terreno sottostante un campo elettrico il quale, a sua volta - per un effetto
studiato già all'inizio dell'800 dal fisico danese Hans Christian Oesrted -
dà origine ad un campo magnetico ad esso perpendicolare. Tale campo magnetico,
a sua volta, genera un nuovo campo elettrico e questo ancora un campo magnetico
e così via. Queste due serie di campi sono concatenati l'uno all'altro e costituiscono
le onde elettromagnetiche che si propagano tutt'attorno all'antenna con una
velocità pari a quella delle onde luminose. Quando quest'onda incontra nel suo
propagarsi nello spazio, un secondo circuito antenna-terra connesso ad un ricevitore,
fa nascere in esso una debole corrente elettrica che, resa percepibile per mezzo
di un rivelatore del tipo del coherer, permette di recepire il segnale trasmesso.
Essa può divenire così l'onda portante per la trasmissione del segnale.
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