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ASC, Archivio Generale – Titolo 6 “Titoli e onorificienze”, b.59
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Verbale della seduta del Consiglio Comunale del 7 maggio 1903, con la votazione della cittadinanza romana a Guglielmo Marconi.

La seduta pubblica si tiene alla presenza del giovane scienziato e di sua madre. Forte intonazione nazionalistica ha il discorso del sindaco, in cui si colgono gli accenti della nascente retorica della romanità, poi tanto enfatizzata dal fascismo. “Non lungi da questa Roma – esclama il principe Colonna - che medita il sogno della conquista universale per la forza delle sue armi e delle sue leggi e ne tramandò ai posteri il pensiero con monumenti insigni, sorgerà fra non poco, monumento nuovo di ardimento e di fede, una stazione radiotelegrafica ultrapotente che trasmetterà liberamente al di là dei continenti e degli oceani, la parola degli uomini”.