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26 dicembre 1827. Esibizione ed apertura del testamento del matematico e astronomo abate Giuseppe Calandrelli deceduto il 24 dicembre. Notaio Mario Damiani. ASC, Archivio Urbano, Sez. XXXI, vol. 87.

L’esibizione delle carte contenenti le ultime volontà dello scienziato, che fu per molti anni principale animatore dell’accademia di fisica ospitata nel palazzo del cardinale F. Zelada, quindi diresse l’osservatorio astronomico del Collegio Romano dal 1787 al 1824, è effettuata dall’erede Ignazio Calandrelli e dall’esecutore testamentario abate Andrea Conti. Secondo le sue ultime volontà, il defunto sarà sepolto nella chiesa di S. Apollinare (dove Giuseppe Calandrelli  visse appartato gli ultimi anni della sua vita) a cura del nipote ed allievo Ignazio, che nel 1842 assunse la cattedra di ottica e astronomia alla Sapienza e nel 1847 fu chiamato da Pio IX alla direzione dell’osservatorio astronomico dell’Archiginnasio Romano in Campidoglio, carica mantenuta fino alla morte nel 1866.