14 febbraio 1825. Lettera del cardinale Bertazzoli, prefetto della Congregazione degli Studi ai Conservatori, affinché l’Accademia dell’Arcadia possa tenere le sue solenni adunate in una sala del palazzo dei Conservatori. ASC, Camera Capitolina, Cred. XVIII, t. 77, fo. 557.
Fondata nel 1690 da alcuni scienziati, letterati e poeti, che già solevano radunarsi nel palazzo romano di Cristina di Svezia, l’Arcadia fu vera “Repubblica letteraria” italiana fino alla metà del ‘700; visse poi nel corso dell’800 una vita più stentata come accademia puramente romana. Leone XII nel 1824 pose gli istituti accademici sotto l’autorità dell’ecclesiastica “Congregazione degli Studi”. Le Accademie sarebbero state controllate con severità, affinché con le loro attività “non si offenda né direttamente, né indirettamente la Religione, il buon costume, e l’ordine pubblico”. La Magistratura Capitolina il 19 febbraio consentì lo svolgimento delle adunanze arcadiche nel “salone decorato dai dipinti del Cavalier d’Arpino” nel Palazzo dei Conservatori in Campidoglio.