Statuti per l’Accademia Pontificia de’ Nuovi Lincei. Roma, nella Tipografia della Rev. Cam. Apost. presso i Salviucci, 1847. ASC, Biblioteca Romana: 12342.
Designati direttamente dal pontefice, gran parte degli accademici della riformata istituzione lincea sono scelti da Pio IX fra i nomi più rappresentativi della borghesia colta e progressista. Molti “accademici ordinari” sono rappresentanti della cultura scientifica universitaria: fra essi Ignazio Calandrelli, professore di ottica ed astronomia all’Università di Roma, chiamato da papa Ferretti nello stesso 1847 a dirigere l’Osservatorio Astronomico del Campidoglio. Del gruppo degli accademici “emeriti” fa parte il napoleonide Carlo Bonaparte; botanico e naturalista di chiara fama, egli avrà poi un ruolo politico di primo piano negli avvenimenti rivoluzionari del 1848 – 1849: eletto alla Costituente Romana, sarà fra i deputati che il 9 febbraio 1849 voterà la caduta del temporalismo pontificio e l’istituzione della Repubblica.