Angelo Secchi. Descrizione del nuovo osservatorio del Collegio Romano 1855. [S.l., s.n., non prima del 1855]. Frontespizio; Tavola calcografica raffigurante la “Sezione dell’Osservatorio del Collegio Romano”. Biblioteca Romana dell'Archivio Capitolino: 13293.27.
Costruito nel 1786 ed ingrandito successivamente da Pio VII sotto la direzione del matematico ed astronomo Giuseppe Calandrelli (1787 – 1824), il primo osservatorio del Collegio Romano fu allocato in una torre costruita all’angolo orientale della facciata dell’edificio. Solo nel 1853 i padri gesuiti decisero di costruire un nuovo osservatorio sui pilastri della erigenda cupola della chiesa di S. Ignazio, corredandolo di un grande rifrattore di Merz, un equatoriale di Cauchoix e un circolo meridiano di Ertel. L’artefice del rinnovamento fu padre Angelo Secchi, insigne astronomo e geofisico che diresse l’osservatorio fino al 1878, installando al Collegio Romano anche un osservatorio magnetico per gli studi sul magnetismo terrestre ed un importante osservatorio meteorologico. Vastissima fu la produzione scientifica del Secchi, raccolta in oltre settecento pubblicazioni: lavori di fisica solare e stellare, astronomia posizionale, geofisica, magnetismo e meteorologia.