Convegno di fisica nucleare, 1., Roma, 1931. Convegno di fisica nucleare: ottobre 1931-IX. Roma, Reale Accademia d'Italia, 1932 (Roma, Tipografia del Senato). Frontespizio; fotografia del gruppo dei congressisti e legenda dei nomi. Biblioteca Romana dell'Archivio Capitolino: 29211.
Sostenitore e protettore del gruppo di giovani fisici raccoltisi nella seconda metà degli anni Venti intorno ad Enrico Fermi (1901 – 1954) all’Istituto di Fisica di via Panisperna fu Orso Maria Corbino, direttore dell’Istituto, fisico molto legato al potere politico ed economico (senatore nel 1920, ministro della Pubblica Istruzione nel 1921 e dell’Economia Nazionale nel 1923). Egli appoggiò anche a livello governativo, la decisione del gruppo agli inizi degli anni Trenta di dedicarsi agli studi di fisica nucleare, allora il settore più vivo della ricerca fisica in tutto il mondo. L’evento fu da lui ufficializzato con la tenuta a Roma nel 1931 del primo grande congresso di fisica nucleare. Enrico Fermi - che sette anni dopo, nel 1938, sarebbe stato costretto a trasferirsi negli USA, dove avrebbe posto le sue grandi capacità scientifico-organizzative alla messa a punto della prima reazione di fissione nucleare controllata – fu il grande organizzatore, il “segretario generale” del convegno. I lavori furono aperti dagli interventi di Guglielmo Marconi, presidente dell’Accademia d’Italia, e di Orso Maria Corbino. La convenzione, svoltasi dall’11 al 17 ottobre, vide la partecipazione degli scienziati più prestigiosi - Maria Curie, Bohr, Blackett, Millikan, Compton, Heisenberg e Pauli – ed ebbe straordinaria importanza scientifica per la discussione delle nuove ipotesi avanzate sulle questioni centrali, teoriche e sperimentali, ancora aperte nel campo della fisica del nucleo e della radiazione penetrante nei raggi cosmici.