Ferdinando Breme, marchese di Arborio Gattinara. Note sur le genre ceratitis de M. Mac Leay. Ordre des diptéres. [S.l., s.n., 1842] (Extrait des “Annales de la Societé entomologique de France”, Tome XI, 2e trim. 1842). Frontespizio; Tav. VII. Biblioteca Romana dell'Archivio Capitolino: 4468.IX.
Il Breme (Milano, 1807-Firenze, 1869) fu pittore e valente acquafortista; si occupò (e pubblicò saggi) di ornitologia e di entomologia e raccolse due collezioni di notevole interesse storico e scientifico, una di uccelli e una di insetti, la seconda oggi al Museo di scienze naturali di Torino. In questa città ricoprì importanti cariche pubbliche; in particolare gli fu conferita da Vittorio Emanuele II la presidenza effettiva dell’Accademia Albertina delle Belle Arti. La tavola calcografica acquerellata qui riprodotta, finemente eseguita, testimonia il progresso raggiunto dall’illustrazione naturalistica tra Sette e Ottocento, grazie alla collaborazione sempre più stretta tra artisti e scienziati, alla diffusione delle nozioni scientifiche, alla sperimentazione di nuove tecniche grafiche, atte alla resa minuziosa dei particolari e delle varie tonalità cromatiche. Il rinnovamento nell’illustrazione dei testi di zoologia, così come di botanica, ebbe inizio nel Rinascimento, con il grande significato attribuito all’osservazione diretta della natura; alla diffusione delle immagini mediante la loro riproduzione in serie contribuì l’utilizzo delle tecniche di intaglio su legno e successivamente di quelle di incisione su rame. L’invenzione del microscopio nel corso del XVII secolo migliorò generalmente la qualità dell’osservazione, aprendo nuove frontiere per le scienze biologiche.