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ASC, Emeroteca Romana: Quot. 173[34]
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“Il Popolo di Roma”, 12 maggio 1942: “La consegna delle tessere ai lavoratori dell’ATAG. Fervide manifestazioni al Duce. La parola del Federale alle maestranze”

L’Italia dal giugno del 1940 è in guerra a fianco della Germania nazista. Mentre si avvicinano i rovesci militari del 1943, la guerra ha portato solo lutti e sacrifici, a Roma la popolazione già fa i conti con la scarsità dei generi di prima necessità e il clima non è più quello di esaltazione e di incondizionata adesione al fascismo con cui si sono chiusi gli anni Trenta. La consegna delle tessere del Partito Nazionale Fascista presso le officine centrali sulla via Prenestina alla presenza del governatore, principe Gian Giacomo Borghese, e dei vertici aziendali è dunque occasione per rivolgere alle maestranze un discorso inneggiante alla vittoria che, con la terminologia della propaganda fascista, il segretario federale definisce vittoria del lavoro, contro le “forze demo-pluto-massoniche ed ebraiche”. Come nel precedente conflitto si impiega personale femminile sulle vetture in sostituzione degli uomini richiamati alle armi. Le donne svolgono la mansione di bigliettaie, come ci illustra la foto della fattorina in divisa che si affianca all’articolo, con la didascalia: “Sui filobus e sugli autobus hanno preso servizio, dopo un periodo di accurata preparazione, le prime fattorine, in semplice e sobria divisa, Il pubblico ha notato con cordiale simpatia l’inizio dell’attività di queste giovani lavoratrici che hanno preso il posto dei loro congiunti richiamati alle armi”. La divisa, studiata dall’A.T.A.G. con caratteri di eleganza, è di colore blu con giacca stile sahriana e cappello, entrambi con simbolo dell’azienda, gonna pantaloni, borsa a tracolla e cappotto invernale.