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Archivio Storico Capitolino, Ufficio V – Divisione II Servizio Idraulico, b.146, fasc. 450
Ordinanza del Sindaco di Roma del 10 agosto 1887

L’ordinanza contiene disposizioni urgenti dirette ai singoli privati proprietari di appartamenti in materia di separazione tra i condotti di acqua potabile e quelli per l’acqua utilizzata a scopi igienici, così da evitare lo svilupparsi di pericolose epidemie [1]

 



[1] L’ordinanza fa riferimento alla legge 15 gennaio 1885, per il risanamento della città di Napoli che nel giugno dello stesso anno fu estesa anche alla città di Roma. Le motivazioni politiche di queste leggi sono da ricercarsi
nella terrificante epidemia di colera che nell’estate del 1884 aveva infestato un po’ tutta l’Italia e che, proprio nella città di Napoli, provocò tra il 31 agosto e la metà di settembre circa 8.000 morti. Fu subito chiaro che la massiccia diffusione del morbo nelle città italiane era stata facilitata dalla disastrose condizioni della rete fognaria e da una ristrutturazione urbanistico – sociale che aveva portato grandi masse a concentrarsi in città molte delle quali prive di acqua potabile di buona qualità. Il colera divenne la malattia che più di altre colpì l’immaginario collettivo e che spronò la classe politica di quegli ad agire per scongiurare il suo ripresentarsi.