IL SETTIMANALE NATO NEL 1893 COME SUPPLEMENTO ILLUSTRATO DELLA DOMENICA DEL QUOTIDIANO LA TRIBUNA TROVA SUBITO IL GRADIMENTO DI UN VASTO PUBBLICO. A DECRETARNE IL SUCCESSO È IL PREZZO POPOLARE E LA NUOVA FORMULA EDITORIALE – IMITATA NEL 1899 DALLA MILANESE DOMENICA DEL CORRIERE - CON LE DUE ILLUSTRAZIONI DI COPERTINA. I DISEGNI MOSSI, A COLORI VIVACI, ILLUSTRANO IL FATTO DI RILIEVO DELLA VITA NAZIONALE O INTERNAZIONALE, IL DELITTO CLAMOROSO O IL SENSAZIONALE FATTO DI CRONACA DELLA SETTIMANA. PRECORRITRICE DEI MODERNI ROTOCALCHI, DEDICATA A LETTORI DESIDEROSI DI ESSERE INFORMATI UN PO’ SU TUTTO, MA IN MANIERA FACILE E PIACEVOLE, LA TRIBUNA ILLUSTRATA NEL 1900 RAGGIUNGE LA TIRATURA DI 125.000 COPIE.
SCOPPIATA LA PRIMA GUERRA MONDIALE IL SETTIMANALE SI RIVELA INTERVENTISTA, RIMANENDO FEDELE AL COMPITO INFORMATIVO CHE SI È PREFISSO. CON L’INSERIMENTO DI RUBRICHE COME QUELLA INTITOLATA ATLANTE DELLA GUERRA DAL 1914, ATTRAVERSO ELABORAZIONI GRAFICHE ED ACCURATE RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE DEI LUOGHI DEL CONFLITTO, SONO EFFICACEMENTE DIVULGATI DATI SULLO SVOLGIMENTO DELLA GUERRA, L’ARMAMENTO, LE SPESE MILITARI, LE PERDITE DEGLI OPPOSTI SCHIERAMENTI. DOPO L’ENTRATA NEL CONFLITTO DELL’ITALIA LA TRIBUNA ILLUSTRATA PUBBLICA ESTESI RESOCONTI SULL’ARMAMENTO E LE AZIONI BELLICHE IN CUI È IMPEGNATO L’ESERCITO ITALIANO. NELLA RUBRICA “VISIONI DELLA NOSTRA GUERRA” OFFRE UNA PUNTUALE DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELLA VITA DEI NOSTRI SOLDATI AL FRONTE. NELLA PAGINA I CADUTI PER LA PATRIA, RICORDA I MILITI DECEDUTI CON I LORO RITRATTI FOTOGRAFICI. AL RAFFORZAMENTO DEL FRONTE INTERNO E DELLO SPIRITO NAZIONALE VOGLIONO CONCORRERE I DISEGNI DI COPERTINA: RAFFIGURAZIONI DI EPICI ED EROICI SLANCI DEGLI ESERCITI DELL’INTESA SUI CAMPI DI BATTAGLIA O SIMBOLICHE RAPPRESENTAZIONI DEI VALORI DI LIBERTÀ, PACE, DEMOCRAZIA CHE ANIMANO LE FORZE DELL’INTESA, CONTRAPPOSTI A QUELLI NEGATIVI DELL’IMPERIALISMO E DELL’OPPRESSIONE DEI POPOLI INCARNATI DAGLI IMPERI CENTRALI.
Fronte interno e propaganda patriottica L’ingenuo e sprovveduto ottimismo che ha indotto la classe politica ad entrare nel conflitto senza adeguata preparazione si manifesta nei titoli dei giornali e delle riviste dei primi mesi di guerra, che riecheggiano peraltro i bollettini ufficiali. Le illustrazioni di settimanali e riviste si riempiono di artiglieri che sparano contro l’odiato nemico; fanti ed ufficiali affratellati in trincea; alpini solitari, imbacuccati, in vigile guardia nella tormenta. Pochi mesi di guerra, dura e sanguinosa, fanno giustizia di molte illusioni. Ora i soldati in licenza narrano dei loro disagi e delle loro sofferenze. La propaganda patriottica e ‘antidisfattista’ si svela dunque un’arma sempre più importante per i governi – quello italiano se ne renderà conto soprattutto dopo la disfatta di Caporetto – che profonderanno un impegno senza precedenti per organizzare appelli al sostegno patriottico. La propaganda assume toni diretti ed emotivi, con il lancio di manifesti e campagne sulla stampa: i risparmiatori sottoscrivano il nuovo Prestito Nazionale, gli studenti si presentino volontari nelle fabbriche di munizionamento! Non si rivolge solo alle truppe, ma cerca di raggiungere in tutti i modi possibili la popolazione: la preoccupazione dell’establishment politico-militare di ‘curare’ l’opinione pubblica e cercarne l’appoggio diventa tanto più forte quanto più crescono i segni di stanchezza tra i combattenti e la popolazione civile e quanto più si rafforzano le correnti di opposizione alla guerra.
Sul cappello che noi portiamo (trad.-arm. F.Gervasi) es. Coro dell’A.N.A. di Milano - 45g RICORDI, SRL 10-326 (1965ca) – ICBSA 40/3792/12
 TRIBUNA ILLUSTRATA b) Fronte interno e Propaganda patriottica/TRUBUNA 25 feb-4 mar 1917.jpg)
 TRIBUNA ILLUSTRATA b) Fronte interno e Propaganda patriottica/TRUBUNA 11-18 feb 1917.jpg)
 TRIBUNA ILLUSTRATA b) Fronte interno e Propaganda patriottica/TRIBUNA 5-12 nov 1916.jpg)