La Rivoluzione Russa
L’apparato militare russo è profondamente logorato all’inizio del 1917. Tutti i servizi amministrativi al fronte e all’interno non funzionano, per incapacità e corruzione. Il rifornimento di munizioni dell’esercito e quello di viveri delle città procede male. Si allarga il fronte socialista di opposizione alla guerra e l’azione di “disfattismo rivoluzionario” dell’ala estremista bolscevica. Lenin, il suo capo, sostiene che il movimento operaio deve profittare della guerra e delle sofferenze che essa provoca nelle masse per affrettare il crollo dei regimi capitalistici. Scioperi scoppiano un po’ dovunque: quello dell’8 marzo a Pietrogrado il 10 si è già trasformato in insurrezione politica. Il 12 si ha l’ammutinamento militare: si costituiscono un comitato della Duma e uno dei Soviet di operai e contadini. Dopo l’abdicazione dello zar il governo provvisorio non riesce a ricompattare l’esercito ed i nuovi poteri della Repubblica Socialista Sovietica insediata con l’insurrezione guidata dai bolscevichi nella notte tra il 6 e il 7 novembre 1917 (24-25 ottobre secondo il calendario russo) trattano la pace separata. A Brest-Litovsk il 3 marzo 1918, accettando le durissime decurtazioni territoriali imposte dai tedeschi, il nuovo Stato socialista, dimostra al mondo che la trasformazione della guerra imperialista in rivoluzione è realmente attuabile. Per rispondere alla sfida lanciata da Lenin e per scongiurare la minaccia di un’ulteriore diffusione del “disfattismo rivoluzionario” gli stati dell’Intesa, anche attraverso gli organi di stampa, devono accentuare il carattere ideologico della guerra, presentandola sempre più come una crociata della democrazia contro l’autoritarismo, come una difesa della libertà dei popoli contro i disegni egemonici dell’imperialismo tedesco.

L’ASINO


NATO NEL 1892 IL SETTIMANALE L’ASINO RECA COME SOTTOTITOLO: È IL POPOLO UTILE PAZIENTE E... BASTONATO. È GIORNALE DI CHIARA ISPIRAZIONE SOCIALISTA E ANTICLERICALE. SI RIVOLGE SOPRATTUTTO AI DISEREDATI, PER METTERE IN EVIDENZA IN FORMA UMORISTICA E SATIRICA LO SFRUTTAMENTO CUI SONO SOTTOPOSTI DA PARTE DELLE CLASSI PRIVILEGIATE. A PRENDERE DI MIRA LA CLASSE BORGHESE DOMINANTE, EGOISTA E SPIETATA, LA CHIESA E I SUOI MINISTRI SONO GLI ARTICOLI SFERZANTI DI GUIDO PODRECCA E LE EFFICACI CARICATURE DI GABRIELE GALANTARA. NEL MIRINO DEGLI AUTORI È TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE DELL’ITALIA LIBERALE: A COMINCIARE DA “PALAMIDONE” - GIOLITTI. POCHI E BREVI GLI ARTICOLI, FIRMATI PER LO PIÙ CON PSEUDONIMI, MOLTE INVECE LE VIGNETTE DI GRANDE EFFICACIA COMUNICATIVA. DENUNCIANO GLI SCANDALI POLITICO-FINANZIARI, LA CORRUZIONE NELLA VITA PUBBLICA E LA GRAVITÀ DEI PROBLEMI SOCIO-ECONOMICI CHE AFFLIGGONO IL PAESE – MISERIA, ANALFABETISMO, EMIGRAZIONE – CON RIFERIMENTO ALLE CLASSI PIÙ DEBOLI CHE SI AFFACCIANO ORMAI PREPOTENTEMENTE SULLA SCENA. ENTRATO NEL NUOVO SECOLO CON UNA TIRATURA DI 14.000 COPIE, L’ASINO CONTINUERÀ AD AVERE UNA STRAORDINARIA FORTUNA DI PUBBLICO, ANCORA MAGGIORE QUANDO NEL 1915 ABBRACCIA CON DECISIONE LA CAUSA INTERVENTISTA. CELEBRI DIVERRANNO LE CARICATURE DI “GUGLIELMONE” - GUGLIELMO II E “CECCO BEPPE” - FRANCESCO GIUSEPPE, DI FORTE CARICA MEDIATICA A SOSTEGNO DELLA GUERRA CONTRO GLI IMPERI CENTRALI. L’ESORDIO DELLA RIVOLUZIONE RUSSA NEL 1917 È SALUTATO CON FAVORE, POICHÉ RAPPRESENTA UN SUCCESSO DELLA DEMOCRAZIA: ANCHE I REGIMI AUTORITARI PRUSSIANO E ASBURGICO CROLLERANNO SOTTO LA SPINTA DEL MOVIMENTO SOCIAL-DEMOCRATICO, SEGUENDO LA SORTE DELL’AUTOCRAZIA ZARISTA.

  • 20 gen. 1918, Il programma di Wilson.  24 mar. 1918, L’Italia in difesa del diritto di nazionalità.
  • 31 mar. 1918, I tedeschi verso la morte. 19 mag. 1918, Contro i traditori militari.
  • 26 mag. 1918, L’ultima offensiva. 2 giu. 1918, Come sarà la nostra pace.
  • 15 dic. 1918, Dopo-guerra. 19 gen. 1919, Il Presidente Wilson ai propri amici.
  • 26 gen. 1919, I problemi del dopoguerra. 28 sett. 1919, Terre irredente.
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L’Internazionale, in lingua russa (P.Degeyter) es. Coro Armata Rossa Cd JOCKER, CD13526 (1997) – ICBSA 1C 13977