8 gennaio
Il presidente Wilson enuncia al Congresso degli Stati Uniti un organico programma di pace, basato sul principio di nazionalità e della volontà liberamente espressa dalle popolazioni, esposto in 14 punti: sarà il punto di riferimento per il tavolo della pace che si aprirà nella reggia di Versailles a Parigi, il 18 gennaio 1919.
3 marzo
Dopo l’armistizio stipulato il 15 dicembre a Brest Litovsk, la Russia conclude nella città al confine con la Polonia la pace con la Germania, accettando tutte le durissime condizioni imposte dai tedeschi, che comportano la perdita di circa un quarto dei territori europei dell’Impero russo. Ai tedeschi sono cedute la Polonia, la Lituania, l’Estonia, la Livonia e la Curlandia. I russi accettano inoltre l’indipendenza dell’Ucraina.
marzo
Sul fronte francese lo stato maggiore tedesco tenta l’ultima e disperata scommessa, impegnando tutte le forze rese disponibili dalla firma della pace con la Russia: alla fine del mese i tedeschi riescono a sfondare tra Saint Quentin e Arras, avanzando in territorio francese per una profondità di oltre cinquanta chilometri.
aprile
In un convegno a Roma delle “nazionalità soggette all’Austria” cecoslovacchi, jugoslavi, polacchi e rumeni, dichiarano di voler arrivare alla completa indipendenza e al crollo dell’Impero Asburgico.
giugno
L’esercito del generale tedesco Hindemburg è di nuovo sulle rive della Marna e Parigi è sotto il tiro dei nuovi cannoni tedeschi a lunga gittata.
23 giugno
Gli austriaci tentano di sferrare il colpo decisivo sul fronte italiano attaccando in forze sul Piave, ma sono respinti dopo una settimana di furiosi combattimenti.
10 luglio
Viene proclamata a Pietroburgo la Repubblica Federativa Socialista Sovietica.
luglio
Un ultimo attacco sulla Marna è fermato dagli anglo-francesi, che agiscono sotto il comando unificato affidato al generale francese Foch, cominciando finalmente a giovarsi del massiccio apporto degli Stati Uniti.
La disfatta degli Imperi Centrali
8-11 agosto
Nella grande battaglia di Amiens i tedeschi subiscono la prima grave sconfitta sul fronte occidentale: da questo momento cominciano ad arretrare lentamente, mentre tra le loro truppe si fanno più evidenti i segni di stanchezza.
settembre
I tedeschi sono costretti a ritirarsi dal Belgio.
29 settembre
La Bulgaria è la prima alleata degli Imperi Centrali ad arrendersi. Un mese dopo sarà l’Impero Turco a chiedere l’armistizio.
ottobre
Diaz comincia una poderosa offensiva che prende il nome di battaglia di Vittorio Veneto: dopo duri scontri sul Grappa e sul medio Piave, sconfitti sul campo di battaglia, gli austriaci non riescono ad organizzare una linea di resistenza per la defezione dei reparti cechi e ungheresi.
3 novembre
I marinai di Kiel, dov’è concentrato il grosso della flotta tedesca, si ammutinano e danno vita assieme agli operai della città a consigli rivoluzionari ispirati all’esempio russo: il moto si propaga a Berlino e in Baviera, partecipando ad esso anche i socialdemocratici che pure sono presenti anche nel governo “legale” del Reich.
4 novembre
Gli italiani hanno conquistano Trento e Trieste: entra in vigore l’armistizio firmato il giorno prima dagli austriaci a Villa Giusti.
9 novembre
In Germania viene proclamata la repubblica sotto la presidenza del socialdemocratico Friedrich Ebert, mentre il kaiser Guglielmo II è costretto a fuggire in Olanda, subito imitato dall’imperatore d’Austria Carlo I.
11 novembre
Nel villaggio francese di Rethondes i delegati del governo provvisorio tedesco firmano l’armistizio, accettando le durissime condizioni imposte dai vincitori: consegna dell’armamento pesante e della flotta (che si autoaffonderà per non cadere in mano al nemico), ritiro al di qua del Reno delle truppe, annullamento dei trattati con la Russia e la Romania, restituzione unilaterale dei prigionieri.
Il trattato di pace con la Germania – il primo e il più importante tra quelli inclusi nella conferenza di Versailles - sarà firmato il 28 giugno 1919. Quello con la nuova “Repubblica di Austria” sarà ratificato il 10 settembre a Saint Germain en Laye.
Le Campane di San Giusto (Arona) es. E. Caruso - 78g LA VOCE DEL PADRONE, DB 616 (re.1919) – ICBSA doc.digit. n.50322