AVANTI!


IL QUOTIDIANO SOCIALISTA CHE HA INIZIATO LE SUE PUBBLICAZIONI IL 25 DICEMBRE 1896 – IL PARTITO È NATO A GENOVA NEL 1892 – ALLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE È DIRETTO DA BENITO MUSSOLINI, ASCOLTATO LEADER DELLA CORRENTE RIVOLUZIONARIA MAGGIORITARIA. IL GIORNALE LANCIA SUBITO UN APPELLO AL PROLETARIATO ITALIANO PERCHÉ IMPONGA AL GOVERNO “LA NEUTRALITÀ ASSOLUTA CON TUTTI I MEZZI” E SI MANTIENE FERMISSIMO SU QUESTA LINEA. NON COSÌ IL SUO DIRETTORE, CHE ACCETTANDO LE PRESSIONI E GLI AIUTI FINANZIARI DEI SOCIALISTI FRANCESI, BEN PRESTO CAMBIA LINEA: IL 20 OTTOBRE 1914 SI DIMETTE E IL 15 NOVEMBRE PUBBLICA A MILANO IL POPOLO D’ITALIA, ULTRANAZIONALISTA E RADICALMENTE SCHIERATO PER L’INTERVENTO A FIANCO DELL’INTESA. IL 29 NOVEMBRE L’ESPULSIONE DI MUSSOLINI DAL PARTITO RIBADISCE LA FERMA POSIZIONE DI “LOTTA ALLA POLITICA DELL’INTERVENTO” DEI SOCIALISTI ITALIANI E DEL LORO GIORNALE. L’AGITAZIONE ANTIMILITARISTA E PACIFISTA SOCIALISTA È STATA SEMPRE CONDOTTA SUL PRESUPPOSTO DI UN LEGAME DI SOLIDARIETÀ TRA I PROLETARI DELLE DIVERSE NAZIONI, MA L’ESTATE DEL ’14 HA INFERTO UNA PROFONDA DELUSIONE SULLA PORTATA DELL’INTERNAZIONALISMO, CON I SOCIALISTI TEDESCHI E FRANCESI CHE HANNO RISPOSTO ALL’APPELLO DEI GOVERNI NAZIONALI. L’AVANTI! FARÀ TUTTAVIA UNA CAMPAGNA SERRATA RIVOLTA AI SOCIALISTI DEI PAESI NEUTRALI E BELLIGERANTI PER PROMUOVERE UN MOVIMENTO DI OPINIONE PUBBLICA CHE VALGA AD IMPORRE LA FINE DI UNO STATO DI COSE DISASTROSO PER TUTTI. E IL GIORNALE PER QUESTO VA INCONTRO AD OGNI FORMA DI PERSECUZIONE, SEQUESTRI E TAGLI QUOTIDIANI DA PARTE DELLA CENSURA. FINITA LA GUERRA, PER MERITO ANCHE DELL’INTERVENTO DELL’AMERICA, SI RIVOLGE AL PRESIDENTE WILSON, NEL QUALE RICONOSCE COMUNI IDEALI DI FRATELLANZA, RICORDANDOGLI I PRINCIPI ENUNCIATI NELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE SOCIALISTA DI KIENTHAL DELL’APRILE 1916 RIASSUNTI NEL POSTULATO “PACE SENZA ANNESSIONI E SENZA INDENNITÀ LA SOLA PACE DURATURA”.

La guerra è finita: i 14 punti di Wilson e la pace
Nel gennaio ’18 quasi in risposta all’armistizio russo-tedesco Wodroow Wilson precisa in un organico programma di pace in 14 punti le linee ispiratrici della sua politica. Il nuovo assetto europeo postbellico si baserà sulla piena reintegrazione dei territori invasi e l’autodeterminazione per i popoli soggetti agli imperi austro-ungarico e turco. Un nuovo organismo, la “Società delle Nazioni”, dovrà assicurare il mutuo rispetto delle norme di convivenza tra i popoli. I governi dell’Intesa, vincolati ai rispettivi obiettivi di guerra, condividono solo in parte il programma wilsoniano, non privo di aspetti astratti e utopistici. Il crollo militare e il disfacimento politico degli imperi centrali si consumeranno tra il luglio e il novembre ’18. Finita la guerra, l’applicazione dei 14 punti di Wilson alla conferenza di pace apertasi il 18 gennaio 1919 a Versailles pone problemi non previsti. Fra questi la questione dell’Italia che chiede l’annessione di Fiume in base al principio di nazionalità, ma in aggiunta ai territori della Dalmazia (a maggioranza slava) promessi negli accordi segreti del 1915 con l’Intesa. L’opposizione degli alleati alimenta nel clima agitato del dopoguerra italiano il mito nazionalista e fascista della “vittoria mutilata”, col clamore dell’occupazione della città istriana, la cui annessione all’Italia è proclamata da alcuni reparti militari ribelli. Dal settembre 1919 per i quindici mesi nei quali si prolunga la “reggenza” dannunziana è soprattutto la stampa socialista e l’”Avanti!” a denunciare l’occupazione come atto di forza, oltraggio alle leggi del paese e alle norme internazionali.

Star and Stripes Forever (J.P.Sousa) es. The Westpoint Military Band Cd JOCKER, CD13526 (1997) – ICBSA 1C 13977