1.        2.

3.        4.

5.

 

Casella di testo:  
“... Abbiamo pure sopra accennato essere stata aggiunta all’Osservatorio una camera per le osservazioni meteorologiche.
           Ora, rendendo ad ognuno la lode che gli è dovuta notiziamo pure, che nobilitato e ampliato per cotal guisa l’Osservatorio Universitario, la Ecc.ma Magistratura Romana per favorire i progressi della meteorologia e della fisica del globo volle pur concorrere con unanime sentimento ad una gloria duratura, ordinando che a spese del Comune si murasse quella camera, e si fornissero gli arnesi tutti di ottone come di presente la scienza di cui è parola richiede; scienza pur coltivata in Roma per il bene dell’agricoltura, della navigazione, ed anche della medicina applicata alla igiene. A questo segnalato favore in due spazi circolari della volta della camera all’Est ed all’Ovest si hanno le seguenti iscrizioni per ricordarne la memoria:
 
METEREOLOGICIS EXPERIMENTIS
S.P.Q.R.  MDCCCLIII
                Finalmente vogliamo ancora rendere avvertiti i nostri leggitori, che il felice avvenimento di una improvvisa visita all’Osservatorio del Sommo Pontefice, fu tramandato ai posteri col mezzo di un’altra lapide, portante la scritta qui appresso, che servirà come di corona alla presente novazione:
 
DIE SACRA FRANCISCO PATRI
IV NON. OCT.  AN. REP. SAL. MDCCCLIV
IN CAPITOLIO HORA A MERIDIE II
PIUS IX PONTIFEX MAXIMUS
IMPROVISUS ADFUIT
ORBEM MERIDIANUM ASTRIS METIENDIS
CONTEMPLANDIS
PREVISIT PROBAVIT”.
 
 
                                                                                                                             da: “Bullettino della Corrispondenza Scientifica  di Roma per l’avanzamento delle Scienze”, 1853
 
 
 

Caterina Scarpellini. Il grande eclisse solare del 18 luglio 1860 osservato ... sul Campidoglio. Con tavola litografata delle immagini del disco solare nei vari digiti di sua eclisse prese fotograficamente dal sig. Marcello Ranzi romano. Roma, Tip. R.C.A., 1860. ASC, Biblioteca Romana: 13181 [2].

La comunicazione scientifica, di cui è autrice Caterina Scarpellini, nipote e collaboratrice dell’astronomo Feliciano Scarpellini, appare sul “Bullettino della Corrispondenza Scientifica di Roma per l’avanzamento delle Scienze”, a. XII, n. 25. Il fotografo Ranzi si impegnò a riprodurre in dieci schemi le fasi dell’eclisse crescente e decrescente, adoperando la sola camera oscura schermata con un semplice vetro azzurro, con un obiettivo del diametro di 81 mm., a distanza focale di 90 cm.