1870. Appalto dei candelabri per l’illuminazione a gas della piazza Agonale da eseguirsi in ghisa: modelli di lampione. ASC, Comune Pontificio, Titolo 60 "“Illuminazione a gas" b. 11, fasc. 2.
La concessione privativa alla società che erogava l’illuminazione a gas nella capitale papalina prevedeva un costo di 54 centesimi al metro cubo per le utenze private; per il Comune invece era di 15 centesimi per i primi 2000 fanali, salendo per i successivi a 42 centesimi il metro cubo. A causa delle tariffe onerose, la città era scarsamente illuminata: la prima amministrazione comunale della nuova capitale italiana, rinnovando il contratto in scadenza nel 1870, impose la riduzione del costo delle utenze e la costruzione di una nuova officina del gas fuori Porta del Popolo, accrescendo subito di 200 fanali l’illuminazione pubblica.