Vai al testo

Vai all'immagine successiva

 


ASC, Emeroteca Romana: Per. 933[36]

Reportage fotografico sull’occupazione femminile nei servizi pubblici. Da: “L’Illustrazione Italiana”, 20 maggio 1917

Nel servizio fotografico del popolare settimanale illustrato è ben documentata l’ampiezza dell’impiego delle donne durante la grande guerra, in sostituzione degli uomini impegnati sul fronte. Sono riprese: “le tranviere bigliettarie e manovratrici” all’opera, “la manovra del trolley”, “la scuola conducenti tramviere”; “i conti della giornata” di una bigliettaia. Due fotografie sono dedicate anche al lavoro delle spazzine: “la pulizia in marcia” e “una spazzina romana”. L’azienda dei trasporti municipale con la delibera del 19 aprile 1915 - prima ancora dell’entrata in guerra dell’Italia - comincia ad organizzarsi per sostituire i richiamati alle armi oltre che con personale avventizio maschile (giovanissimi fattorini) con personale femminile. Le donne sono assunte nelle mansioni di fattorine, quindi addestrate anche a condurre i tram. Tutte le fattorine e le conducenti dell’A.T.M. saranno congedate fra il novembre 1919 (solo in questo mese infatti il governo emana il decreto relativo al licenziamento della manodopera femminile nel settore del trasporto pubblico) e il dicembre dell’anno successivo. Nella foto al centro, la vettura “riservata” adibita a scuola per le aspiranti conducenti che reca anteriormente il numero di matricola 161, fa parte della prima dotazione di 35 motrici dell’A.T.M., costruite dalla Società Carminati e Toselli di Milano – in seguito molte vetture saranno costruite anche nelle officine della romana “Tabanelli” sulla via Prenestina - che sono state appunto numerate con numeri dispari da 101 a 169. Le 12 rimorchiate che fanno parte della stessa prima dotazione di materiale rotabile sono state invece immatricolate con numeri pari da 102 a 124.