Archivio Storico
Capitolino, Ufficio V - Divisione II Servizio Idraulico, b.139, fasc.375
La
foto mostra chiaramente la struttura dell'Officina per la produzione
dell'energia necessaria al sollevamento dell'acqua Vergine. Si tratta
probabilmente del progetto primitivo che prevedeva due stazioni una
a S. Pancrazio, l'altra a Fontana di Trevi. L'energia, prodotta dal
funzionamento delle due turbine e convogliata in una conduttura forzata
di ghisa con una caduta di mt.31, sarebbe stata applicata ad un altro
gruppo di turbine collocate presso il Castello detto dei Sette Dolori
in Via di Porta S. Pancrazio. Avrebbe sviluppato una forza che trasformata
in energia elettrica, trasmessa alla Fontana di Trevi avrebbe costituito
l'equivalente di 54 cavalli. Questi, applicati a delle pompe idrauliche
dette tipo Girard, avrebbero permesso di "sollevare" 100
litri al m" fino a 50mt di altezza (quindi all'ultimo piano delle
case che nella città bassa avevano il piano stradale in media
a 18 mt [1]
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