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- LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE IL LABORATORIO BATTERIOLOGICO DELL’UFFICIO D’IGIENE
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LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE
IL LABORATORIO BATTERIOLOGICO DELL’UFFICIO D’IGIENE
L’organizzazione dello Stato postunitario affidava vasti compiti in ordine al controllo della sanità pubblica all’amministrazione locale e all’Ufficio d’Igiene comunale.
A Roma le provvidenze per l’assistenza sanitaria e la vigilanza igienica rappresentarono fin dall’insediamento della prima amministrazione italiana nel 1870 uno dei settori di maggiore impegno del bilancio comunale. L’Ufficio d’Igiene del municipio romano assunse particolare rilevanza operativa, con i vasti compiti da svolgere nell’ambito della vigilanza igienica, dell’assistenza e polizia sanitaria, oltre che della gestione dei servizi cimiteriali e veterinari del mattatoio. In materia di igiene e sanità nella Capitale alle problematiche condivise con i maggiori agglomerati urbani del Regno - diffusione di malattie come la tubercolosi e il colera in rapporto al degrado delle abitazioni nei quartieri popolari privi fra l’altro di acqua potabile e adeguate reti fognarie - se ne aggiungevano altre legate alla specifica realtà ambientale della città, come l’endemismo della malaria, in rapporto alla situazione d’abbandono dell’Agro Romano, la campagna che circondava Roma.
Pur se con difficoltà e qualche ritardo l’impegno fu ampliato e reso più incisivo anche in seguito all’impulso dell’aggiornamento della legislazione nazionale (la nuova organica legge sulla tutela dell’igiene e sanità pubblica del 22 dicembre 1888).
Dal 1883 presso l’Ufficio d’Igiene furono istituiti i due laboratori: chimico e micro-batteriologico per rendere efficiente il servizio di vigilanza igienica e sanitaria. Presso queste strutture – cui era addetto un consistente corpo di tecnici di laboratorio, medici ed ispettori d’igiene – si svolgevano le analisi chimiche, microscopiche e batteriologiche per il controllo della salubrità delle derrate alimentari, delle bevande e delle acque potabili. Nel laboratorio micro-batteriologico erano analizzati i reperti patologici per la diagnosi delle malattie infettive e la prevenzione della diffusione delle epidemie.
La sezione medico-micrografica - incaricata anche della preparazione e del deposito dei sieri terapeutici, delle tossine diagnostiche e dei vaccini – era in grado di produrre i quantitativi di vaiolo vaccino necessari oltre che per la popolazione della capitale, per la somministrazione ai centri della provincia.
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1) Federico Mastrigli, Acque acquedotti e fontane ...
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