A ROMA CONOSCERE LA STORIA DI ROMA "I LUOGHI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA" CENTRI DI RICERCA MUSEI SCIENTIFICI APPLICAZIONI TECNOLOGICHE |
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LO STUDIO DELLE SCIENZE NELL’UNIVERSITÀ’ PONTIFICIA
- Il Comune Antico e il suo Archivio la Camera Capitolina (Sec. XVI – 1847)
- I CIRCOLI SCIENTIFICI A ROMA FRA SETTECENTO E OTTOCENTO LA RINASCITA DELL’ACCADEMIA DEI LINCEI
- Il Notariato e la Documentazione Notarile dell’Archivio Generale Urbano (Sec. XIV – 1871) - L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DELL’ARCHIGINNASIO ROMANO IN CAMPIDOGLIO - L’Archivio Comunale dalle Riforme di Pio IX al Municipio di Roma Capitale (1847 – 1870) - IL PIANO REGOLATORE DEL 1883 - L’UFFICIO GEOLOGICO NAZIONALE E IL MUSEO AGRARIO GEOLOGICO - GLI ISTITUTI SCIENTIFICI DI ROMA CAPITALE E LA REGIA ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI - L’Archivio del Comune di Roma dopo il 1870 IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Quando il privato diventa pubblico
L’ILLUSTRAZIONE SCIENTIFICA E LE TECNICHE GRAFICHE - La Biblioteca e l’Emeroteca Romana Sezioni dell’Archivio Capitolino
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IL NOTARIATO E LA DOCUMENTAZIONE NOTARILE DELL’ARCHIVIO GENERALE URBANO (SEC. XIV – 1871)
Il notaio, professionista della documentazione scritta, cui dà il carattere dell’autenticità, riveste un importante ruolo istituzionale per un lungo periodo storico che va dalla nascita del Comune medievale alla fine dello Stato di antico regime. E’ l’estensore dei contratti con cui si sanziona ogni tipo di rapporti economici fra privati. Oltre che nella professione privata lo troviamo impegnato come segretario di magistrature cittadine e organi di governo a registrare statuti e atti deliberativi. Infine come cancelliere al servizio dei giudici dei diversi tribunali redige gli atti giudiziari. A regolamentare un ufficio così importante per la comunità civile e politica sono gli stessi statuti cittadini. La redazione più antica a noi pervenuta degli Statuti di Roma (1363) contiene precise norme per l’esercizio della professione e la conservazione degli atti (veridicità delle scritture, buona tenuta e inalienabilità dei libri dei protocolli). Altre norme sono dettate negli Statuti del Collegio dei Notai Capitolini del 1446, che oltre a regolamentare la funzione di cancellieri presso i tribunali capitolini, definivano le regole per l’immatricolazione nel Collegio notarile e per la conservazione pubblica, in Campidoglio, dei protocolli dei notai estinti. L’attività dei notai capitolini e quella dei funzionari che, al servizio dei numerosi uffici e tribunali ecclesiastici, esercitavano l’ufficio di notaio a Roma, si prestava comunque ad ogni sorta di contraffazione e speculazione, finché i protocolli rimanessero privi di tutela pubblica. All’esigenza di costituire un archivio generale notarile rispose Urbano VIII. Presso l’Archivio Generale Urbano, istituito nel 1625, doveva essere versata copia di ogni atto stipulato dai notai di Roma (le principali serie conservate sono quelle dei notai della Curia Capitolina, dell’Uditore Camerale, della Camera Apostolica, del Cardinal Vicario). Nell’Archivio Urbano sono conservati anche numerosi rogiti originali dal XIV al XVII secolo, versati - secondo quanto ordinato nei bandi che si succedettero numerosi nel ‘600 e ‘700 – da privati, monasteri, luoghi pii, che li detenevano per via ereditaria. |
"Signum" e corroborazione notarile nella carta iniziale di un "liber prothocollorum" del 1352 del notaio Paolo Serromani Archivio Generale Urbano
Archivi Urbani erectio… Romae … 1629. Raccolta del provvedimento istitutivo dell’archivio notarile (16 novembre 1625) e degli editti regolanti il suo funzionamento Biblioteca Romana dell’Archivio Capitolino
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