A ROMA CONOSCERE LA STORIA DI ROMA "I LUOGHI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA" CENTRI DI RICERCA MUSEI SCIENTIFICI APPLICAZIONI TECNOLOGICHE |
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LO STUDIO DELLE SCIENZE NELL’UNIVERSITÀ’ PONTIFICIA
- Il Comune Antico e il suo Archivio la Camera Capitolina (Sec. XVI – 1847)
- I CIRCOLI SCIENTIFICI A ROMA FRA SETTECENTO E OTTOCENTO LA RINASCITA DELL’ACCADEMIA DEI LINCEI
- Il Notariato e la Documentazione Notarile dell’Archivio Generale Urbano (Sec. XIV – 1871) - L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DELL’ARCHIGINNASIO ROMANO IN CAMPIDOGLIO - L’Archivio Comunale dalle Riforme di Pio IX al Municipio di Roma Capitale (1847 – 1870) - IL PIANO REGOLATORE DEL 1883 - L’UFFICIO GEOLOGICO NAZIONALE E IL MUSEO AGRARIO GEOLOGICO - GLI ISTITUTI SCIENTIFICI DI ROMA CAPITALE E LA REGIA ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI - L’Archivio del Comune di Roma dopo il 1870 IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Quando il privato diventa pubblico
L’ILLUSTRAZIONE SCIENTIFICA E LE TECNICHE GRAFICHE - La Biblioteca e l’Emeroteca Romana Sezioni dell’Archivio Capitolino 1) "Sua Maestà il Re inaugura il Museo...
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L'UFFICIO GEOLOGICO NAZIONALE E IL MUSEO AGRARIO GEOLOGICO
La conoscenza della costituzione geologica del territorio nazionale per il razionale sfruttamento delle materie prime, la progettazione e la realizzazione delle grandi opere pubbliche (bacini idroelettrici, gallerie stradali e ferroviarie) od ancora per la scelta delle aree su cui riedificare i centri abitati, distrutti dai terremoti che le cronache italiane registravano con drammatica periodicità, poneva già nel 1860 all’ordine del giorno del nuovo stato unitario la questione della realizzazione della Carta Geologica del Regno. Dello studio del problema fu incaricato Quintino Sella, ingegnere minerario e uomo politico, che allora faceva parte del Regio Corpo delle Miniere. Il suo progetto per la realizzazione della carta, su scala 1:50.000, fu approvato dal governo ma fu poi dallo stesso Sella - divenuto ministro delle finanze - accantonato per la mancanza delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione. L’entusiasmo e l’interesse dei geologi italiani fece sì che gli studi non si arrestassero, tanto che nel 1867 fu ufficialmente costituito un Comitato Geologico permanente con sede in Firenze, col compito di redigere la Carta Geologica d’Italia, anche se con mezzi finanziari molto limitati. L’opera del comitato e i risultati delle ricerche erano messi in evidenza nel “Bollettino del Regio Comitato geologico” e nelle “Memorie per servire alla descrizione della Carta Geologica d’Italia” di cui si iniziò la pubblicazione rispettivamente nel 1870 e nel 1871. Nel 1873, con il suo trasferimento a Roma, fu dato nuovo vigore all’azione del Comitato Geologico: all’Ufficio Geologico, organizzato presso il Ministero dell’Agricoltura Industria e Commercio ed affidato al Corpo Reale delle Miniere (costituito da ingegneri minerari e geologi) era affidato il compito - sotto la direzione scientifica del Comitato - di redigere e pubblicare la Carta geologica d’Italia. Lo stesso decreto riorganizzativo stabiliva che all’Ufficio Geologico - trasferito a Roma dal 1 gennaio 1874 - fosse annesso uno “speciale gabinetto nel quale verranno disposti e classificati i minerali, i fossili e le rocce raccolte nei lavori di campagna”. Nella collezione sarebbero confluiti anche i materiali raccolti dalla commissione incaricata fin dal 1872 della “raccolta dei prodotti minerali ad uso edilizio e decorativo”. Sede destinata all’Ufficio Geologico e al “Museo Agricolo-Geologico” fu l’edificio costruito nel luogo dell’ex convento di S. Maria della Vittoria ed inaugurato il 3 maggio 1885, parte realizzata di un più ampio progetto architettonico per l’insediamento del Ministero dell’Agricoltura Industria e Commercio. Nell’edificio, realizzato dall’architetto Raffaele Canevari, hanno ancor oggi sede l’Ufficio Geologico Nazionale e l’annesso “Museo Geo-Paleontologico”. |
2) 9 luglio 1887 – 3 ottobre 1888. Progetto del Ministero...
considerevole quantità di prodotti provenienti
dalle più lontane regioni. Così poté essere
ordinata una prima esposizione,
nel 1879, ed ora, in apposito locale, può dirsi
fondato il Museo agrario italiano, comprendente
prodotti vegetali ed animali in numero di circa
15.000, ed anche la meccanica, l’architettura e
l’idraulica agraria. Alcune serie sono complete,
altre si completeranno man mano.
Fondando il Museo agrario, non
si è avuto in mira soltanto di provvedere il paese
di una istituzione intesa a divulgare le più utili
e pratiche conoscenze agrarie; ma
eziandio di gettar le basi di un nuovo e potente
centro di
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