A ROMA CONOSCERE LA STORIA DI ROMA

"I LUOGHI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA"

CENTRI DI RICERCA MUSEI SCIENTIFICI APPLICAZIONI TECNOLOGICHE

Pagina Principale 


- L’ARCHIGINNASIO ROMANO

LO STUDIO DELLE SCIENZE NELL’UNIVERSITÀ’ PONTIFICIA

 

- Il Comune Antico e il suo Archivio

la Camera Capitolina (Sec. XVI – 1847)

 

- I CIRCOLI SCIENTIFICI A ROMA FRA SETTECENTO E OTTOCENTO

LA RINASCITA DELL’ACCADEMIA DEI LINCEI

 

- Il Notariato e la Documentazione Notarile  dell’Archivio Generale Urbano (Sec. XIV – 1871)

- L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DELL’ARCHIGINNASIO ROMANO IN CAMPIDOGLIO

- L’Archivio Comunale dalle Riforme di Pio IX al Municipio di Roma Capitale (1847 – 1870)

- IL PIANO REGOLATORE DEL 1883

- L’UFFICIO GEOLOGICO NAZIONALE E IL MUSEO AGRARIO GEOLOGICO

- GLI ISTITUTI SCIENTIFICI DI ROMA CAPITALE E LA REGIA ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI

- L’Archivio del Comune di Roma dopo il 1870

- GUGLIELMO MARCONI

IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

 

- Gli archivi gentilizi

Quando il privato diventa pubblico

 

- IL LIBRO SCIENTIFICO

L’ILLUSTRAZIONE SCIENTIFICA E LE TECNICHE GRAFICHE

- La Biblioteca e l’Emeroteca Romana Sezioni dell’Archivio Capitolino

 

 

 

L’ARCHIVIO COMUNALE DALLE RIFORME DI PIO IX

AL MUNICIPIO DI ROMA CAPITALE

 

 

            Con il motu proprio del 2 ottobre 1847 sull’”organizzazione del Consiglio e Senato di Roma e le sue attribuzioni” Pio IX estese anche alla Capitale le leggi già applicate agli altri municipi dello Stato Pontificio. Anche a Roma nasceva dunque il Comune moderno, visto per la prima volta come organo di potere locale, dotato di chiare attribuzioni e nuove forme di rappresentanza.

            La riforma dell’amministrazione comunale attribuiva ad un Consiglio deliberante formato da 100 Consiglieri (96 laici, scelti sulla base del censo e della professione esercitata e 4 membri ecclesiastici designati dal Cardinal Vicario) e ad una Magistratura esecutiva – capeggiata da un Senatore e formata da 8 Conservatori – molte competenze di carattere locale, fino ad allora esercitate da organi centrali del governo pontificio.

            Al Comune erano attribuite le competenze specifiche nei settori dei pubblici spettacoli, dell’annona e del commercio locale, della polizia sanitaria, dell’assistenza pubblica, del controllo dell’edilizia, della manutenzione degli acquedotti e delle strade, dei servizi cimiteriali, di illuminazione e di nettezza urbana, dell’istruzione pubblica, della tenuta dei registri di stato civile.

            Il processo di riforma avviato da Pio IX nel 1847, con il precipitare degli eventi rivoluzionari del 1848 – 49, dopo la proclamazione della Repubblica Romana e la successiva restaurazione pontificia, subì una battuta d’arresto. Le prerogative municipali dopo il rientro del pontefice da Gaeta (12 aprile 1850) furono ridimensionate. Il numero dei Consiglieri fu ridotto a 48 e di fatto furono sottratte al Comune alcune competenze di rilievo, come quella sulla tenuta dei registri di stato civile, l’istruzione, la beneficenza e l’assistenza pubblica.

            Ad illustrare l’organizzazione amministrativa (in vigore fino al 1870) del Comune riformato da Pio IX sono principalmente le serie documentarie dei Verbali dei Consigli Generali, Congressi di Magistratura e di Sezione, il carteggio amministrativo del “Titolario generale”, suddiviso in 67 sezioni o classi d’archivio e una miscellanea, secondo il sistema di registrazione ed ordinamento archivistico per “titolo” o materia degli atti; e infine le serie contabili del bilancio comunale, prodotte dall’ufficio di Computisteria.

 

 

"Senatore di Roma anno 1848"

Archivio del Comune Pontificio

 

 

Moto proprio della Santità di Nostro Signore Papa Pio IX sulla organizzazione del Consiglio e Senato di Roma..., 2 ottobre 1847

 

"Conservatore di Roma anno 1848"

Archivio del Comune Pontificio