22 febbraio 2016
Hic Sunt Leones: Le Carte di Pietro e Giacomo Savorgnan di Brazzà all’Archivio Storico Capitolino
Incontro sul tema
- Quando
- 22 febbraio 2016
- Orario
- Alle ore 16:00
- Indirizzo
- Piazza dell'Orologio 4, Archivio Storico Capitolino
- Telefono
- 06 06 08 (dalle 9:00 alle 21:00)
- URL
- http://www.sovraintendenzaroma.it/cosa_facciamo/at ...
A cura di Elisabetta Mori
Nell'ambito del progetto "Educare alle Mostre Educare alla Città", elaborato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, il giorno 22 febbraio alle ore 16 presso la Sala Ovale dell'Archivio Storico Capitolino, piazza dell'Orologio 4, si terrà l'incontro sul tema:
"Hic Sunt Leones: Le Carte di Pietro e Giacomo Savorgnan di Brazzà all'Archivio Storico Capitolino" a cura di Elisabetta Mori.
Il programma, dedicato ai docenti e agli studenti universitari, è composto da un ciclo di incontri e visite condotte da direttori e curatori di musei, esperti e studiosi, volte ad approfondire i temi della cultura e dell'arte. L'iniziativa, giunta quest'anno alla 5° edizione, si snoda, da ottobre 2015 a maggio 2016, attraverso diverse incursioni su argomenti interdisciplinari in sinergia con altre istituzioni, come l'Archivio Capitolino, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, il Dipartimento di Storia, Culture, Religioni e il Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo della Sapienza - Università di Roma, l'Istituzione Biblioteche, il Dipartimento di Architettura - Università degli Studi Roma Tre.
Nel corso del riordinamento delle carte della famiglia Savorgnan di Brazzà, conservate presso l'Archivio Storico Capitolino, sono emerse lettere e documenti del famoso esploratore del Congo Pietro Savorgnan di Brazzà: circa ventidue taccuini di viaggio e un centinaio di fotografie scattate da suo fratello Giacomo (1859-1888), al seguito della terza esplorazione francese in Africa Equatoriale (1883-1886). Entrambi i fratelli nacquero a Roma. La madre, Giacinta Simonetti, apparteneva ad una delle più antiche famiglie romane; il padre, Ascanio Savorgnan di Brazza', nobile friulano, aveva lasciato Udine dopo il congresso di Vienna e aveva richiesto la cittadinanza romana. Giacomo studiò scienze naturali presso il Collegio romano, mentre Pietro si fece naturalizzare francese pur di compiere il suo sogno, caparbiamente inseguito sin dall'adolescenza, di esplorare l'Africa. A lui si deve la conquista francese di una parte del Congo e la fondazione di Brazzaville. I suoi metodi, basati sul confronto e sul rispetto dei diritti umani, opposti a quelli aggressivi di Stanley, ne fecero un personaggio mitico, sia in Europa che in Africa, per tutti coloro che sullo scorcio dell'800 vedevano avanzare un colonialismo sempre più feroce. Menelik II gli donò un anello in cui c'era scritto "Come l'ago tu vesti gli altri e resti nudo".
Nei suoi diari, recentemente pubblicati dall'Archivio Capitolino, Giacomo Savorgnan di Brazzà descrive per tre anni l'itinerario della spedizione, con osservazioni di carattere botanico, zoologico, antropologico e geografico, sullo sfondo delle quali c'è sempre la figura mitizzata dell'eroico fratello e le rapaci intenzioni delle società commerciali. Brazzaville, l'unica capitale africana a conservare l'antico nome del fondatore europeo, ha richiesto recentemente le sue spoglie, e gli ha dedicato un fastoso mausoleo, il Memorial di Brazzaville, centro della cultura e della memoria della Repubblica del Congo. Il Comune di Roma ha progettato di donare all'archivio del Mémorial copia dei documenti di Pietro e Giacomo Savorgnan di Brazzà.
Elisabetta Mori, archivista, ha lavorato presso l'Archivio Storico Capitolino 1981 al 2015. Come responsabile degli archivi antichi si è occupata del riordinamento, inventariazione e valorizzazione degli archivi di antiche famiglie romane (Cardelli, Savorgnan di Brazzà, Cenci, Maccarani, Orsini, Del Bufalo, Sacchetti).
Partecipazione a numero chiuso, max 60 persone.
Per la prenotazione obbligatoria chiamare il numero 060608 tutti i giorni dalle 9 alle 21.