09 aprile 2018
Centro, Centri e Periferie Complessità del Suburbio Romano: Il Caso di Cesano
Incontro sul tema
- Quando
- 9 aprile 2018
- Orario
- Alle ore 16
- Indirizzo
- Piazza dell'Orologio 4, Archivio Storico Capitolino
- Costo
- Gratuito max 60 persone. Prenotazione obbligatoria, 060608 dalle 9 alle 19
- Telefono
- 060608
Nell’ambito del progetto “Educare alle Mostre Educare alla Città” il giorno 9 aprile 2018 alle ore 16 presso la Sala Ovale dell’Archivio Storico Capitolino, piazza dell’Orologio 4, si terrà l’incontro sul tema:
Centro, Centri e Periferie Complessità del Suburbio Romano: Il Caso di Cesano
Nell’estrema periferia settentrionale di Roma, eppure non lontano da essa, facilmente raggiungibile in auto o con la ferrovia metropolitana. Nonostante una suggestione, se non qualità architettonica globale, analoga a quella del Borgo di Isola Farnese, il Borgo di Cesano è sostanzialmente sconosciuto ai più. Ciò dipende essenzialmente da un diffuso stato di degrado e abbandono, che lo accomuna alle moderne periferie urbane e non consente di mostrarne la coerenza e compiutezza urbanistico-architettonica originaria, che ben si coglie anche solo da una lettura planimetrica del borgo e che dà conto di un piccolo abitato autonomo, allungato su un’altura isolata fra boschi e campi, attraversato da strade parallele a quote diverse. Questa disattenzione al pregio originario permette tuttora abusi e “strappi” più o meno puntiformi, nonostante dal 1987 l’intero borgo sia stato censito nella Carta Storica Archeologica Monumentale e Paesistica del Suburbio e dell’Agro Romano, poi nel cd. Piano delle Certezze (Delibera C.C. n. 92 del 1997), nella Carta per la Qualità (Allegato del Piano Regolatore) e infine dal PTP Regionale del Lazio, risultando tutelato ai sensi degli artt. 134, 136 e 142 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/04). Nel caso di Roma l’opposizione fra Centro e Periferia si sfaccetta e si altera. E se finora la metropoli ha più o meno fagocitato i piccoli nuclei storici presenti nel suo territorio, alienandoli ed omologandoli a un’anonima periferia, è proprio dal recupero di questi Centri e delle loro peculiarità insediative e paesaggistiche che potrebbe svilupparsi una rivalorizzazione del territorio e un miglioramento della qualità di vita.
Sabina Zeggio
E' funzionario della Sovrintendenza Capitolina in servizio presso il Servizio Territorio, Carta dell’Agro e Forma Urbis Romae, responsabile fra l’altro del territorio dei Municipi XV e III. Laureata in Lettere con una tesi in metodologia archeologica, in seguito ha conseguito specializzazione, dottorato e post-dottorato di ricerca in archeologia classica. Ha insegnato Metodologia dello Scavo archeologico e Rilievo dei Monumenti antichi all’Università G. D’Annunzio di Chieti.