Paolo Saverio Pascone
Carte scoperte nuova serie. Collana dell’Archivio Storico Capitolino, n. 5
Pubblicazione: Dicembre 2020
L'Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e l'Ufficio studi furono organi interni al vertice del Governatorato di Roma. Nella capitale plasmata dal fascismo, l'amministrazione comunale perse gran parte delle proprie prerogative, cedute di fatto al governo centrale. L'attività dell'Ufficio cerimoniale e propaganda assunse cosí un ruolo notevole nel residuale spazio di intervento riservato ai governatori, in una reciproca convenienza in cui il regime e il vertice cittadino consolidavano il proprio prestigio, l'uno quale elemento rinnovatore, l'altro come garanzia di conservazione per gli interessi economici della dirigenza locale. L'Ufficio studi si prodigò in indagini e ricerche strumentali alla riorganizzazione degli uffici capitolini e al miglioramento della gestione municipale, partecipando a numerose commissioni fra cui quella dedicata alle problematiche dei quartieri periferici, nel tentativo di dare un ordinamento corporativo alla struttura amministrativa romana.
AUTORE
Paolo Saverio Pascone
Funzionario Bibliotecario del Ministero della cultura presso la Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, è dottore di ricerca in scienze del libro e del documento. Diplomato in archivistica, paleografia e diplomatica e laureato in storia contemporanea, ha collaborato con l'Archivio di Stato di Roma, l'Archivio storico capitolino, il Centro per lo studio di Roma dell'Università Roma Tre e il Centro specializzato ragazzi di Biblioteche di Roma. Da archivista libero-professionista ha lavorato in progetti di riordinamento, inventariazione e digitalizzazione di complessi documentari di vari enti pubblici e privati (Consiglio di Stato, Corte dei conti, Scuola nazionale dell'amministrazione, Confindustria).
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